Perchè studiare la storia dell’arte?

La prima volta che uno studente affronta la storia dell’arte può trovare difficile, a tratti noioso, lo studio di questa disciplina. Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere (sia da studenti delle scuole secondarie inferiori che delle superiori) quale sia l’utilità di questa materia…
Spesso l’intento di questa domanda è un po’ provocatorio, come quando chiedono a cosa serva il latino o la filosofia. Ma se si è disposti ad accettare la “sfida” non è difficile dimostrare quanto la storia dell’arte possa essere importante nella vita di ognuno di noi.
Per lo storico dell’arte Salvatore Settis la storia dell’arte aiuta a vivere, come scrive in un articolo di qualche anno fa. Nello stesso scritto spiega come in Francia sia stato introdotto lo studio di questa disciplina grazie alla convinzione da parte della politica che il ruolo della storia dell’arte sia non solo disciplinare ed accademico, ma anche sociale e civile.
Per Tomaso Montanari la storia dell’arte allena al senso critico e al libero giudizio. Secondo alcuni studiosi di neuroscienze, inoltre, l’educazione artistica migliora l’attenzione e le funzioni cognitive.
Difficile però che queste argomentazioni abbiano presa sugli studenti, in particolare su quelli più piccoli o su quelli più ostili. Allora occorre fornire loro delle motivazioni più “comprensibili” e più vicine alle loro esperienze di vita quotidiana.

artista astratto

N. 1 – La storia dell’arte permette di conoscere le nostre origini. La prima vera attività che ha distinto l’uomo dagli animali, infatti, è stata l’arte. Il disegno nacque prima della scrittura ed è stato la prima forma di comunicazione degli uomini.
Il disegno della propria mano, quello che fanno tutti i bambini, è il più antico disegno fatto dagli uomini! Fin dall’età della pietra, dunque, l’arte è insita nella natura umana.

N. 2 – La storia dell’arte aiuta ad ampliare il proprio bagaglio culturale. Chi conosce il linguaggio visivo e la storia dell’arte avrà sempre una marcia in più! Il proverbio dice: “Impara l’arte… e mettila da parte”, nel senso di conservarla per sempre.
Persino nei quiz televisivi ci sono domande di storia dell’arte! Una cultura vasta e completa prevede senz’altro un’accurata conoscenza della storia dell’arte.

N. 3 – La storia dell’arte consente di capire meglio le altre discipline. La storia, la geografia, la letteratura, ma anche la scienza, la matematica, la chimica e la tecnologia hanno stretti rapporti con l’arte.
Lo studio della storia dell’arte, dunque, può servire a capire meglio alcuni aspetti delle altre materie perché permette di osservarli da un punto di vista diverso. Provate, ad esempio, a studiare la Divina Commedia con le illustrazioni di Gustave Dorè… tutta un’altra cosa, no?

N. 4 – La conoscenza della storia dell’arte serve per riconoscere, apprezzare e preservare le opere d’arte. Tutti, dal politico di turno all’esperto da bar, sono pronti a spiattellare dati sull’entità del patrimonio culturale italiano ma poi non sanno riconoscere neanche lo stile della cattedrale della loro città.
Conoscendo la storia dell’arte si è in grado di interpretare monumenti e opere d’arte che si incontrano viaggiando ma anche capire il valore dei monumenti presenti nel proprio territorio (provando personalmente l’emozione che riesce a dare l’arte). E, si sa, la conoscenza è il primo passo verso l’identificazione e la necessità di protezione dei nostri beni artistici. Chi non conosce non capisce e chi non capisce svaluta e disprezza le cose.

N. 5 – Conoscere la storia dell’arte è il primo passo per diventare artisti. Nessun artista può permettersi di ignorare tutto ciò che gli altri autori hanno fatto prima di lui. Conoscere l’arte permette, quindi, di scoprire l’artista che è in ognuno di noi, dato che la creatività è connaturata all’uomo.
Ognuno, poi, può trovare una forma d’arte che gli è più congeniale con cui esprimersi.

N. 6 – Conoscere bene la storia dell’arte consente di esercitare una professione legata all’arte. Chi non vuole o non riesce ad esprimersi attraverso l’arte può sempre occuparsi dell’arte che fanno gli altri… basti pensare alla guida turistica, all’insegnante, al critico d’arte, al restauratore.

N. 7 – L’arte consente di socializzare e superare la diversità. Le attività manuali permettono di collaborare e usare la creatività, favoriscono l’integrazione perché sfruttano un linguaggio universale.
Lo studio della storia dell’arte secondo modalità attive risulta efficace anche come forma “terapeutica“, permette di superare le barriere comunicative e aiuta a sentirsi capaci di creare.

Dopo tutto ciò qualcuno può ancora chiedersi a cosa serva studiare la storia dell’arte???

Fonte: http://www.didatticarte.it

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