Le identità dei dipinti di Leonardo

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Autorevoli storici d’arte inglesi, Martin Kemp (Oxford) e Nicholas Turner (Manchester),  e italiani, Mina Gregori, Carlo Strinati e Vittorio Sgarbi, concordano nell’attribuire a Leonardo questa pergamena con il ritratto de La bella principessa” eseguito con inchiostro e gessetti colorati. La dama potrebbe essere Bianca Sforza, figlia illegittima di Ludovico il Moro e della sua amante Bernardina De’ Corradis, raffigurata di profilo, come avveniva nei ritratti nuziali e morta tragicamente a soli 13 anni dopo il suo matrimonio con Galeazzo Sanseverino nel 1496. Perché? In occasione di questo matrimonio, (il Sanseverino era il capitano delle forze di Ludovico), il Moro, che usava omaggiare gli ospiti di un incunabolo milanese del 1490 conosciuto con il titolo di Sforziade che raccontava le gesta del padre Francesco Sforza, documento questo  che veniva decorato dai migliori miniaturisti dell’epoca, ne fece realizzare una copia che oggi si trova, chissà per quali traversie, nella Biblioteca Nazionale polacca a Varsavia. In quel periodo Leonardo lavorava a Milano per Ludovico Sforza detto il Moro.

Uno studioso dell’Università della Florida, David Edward Wright, ritiene che questa pergamena sia stata allora strappata proprio da quel codice miniato ( ci sono tre fori sul margine sinistro della pergamena):  scansioni radiografiche realizzate per conto di studiosi su incarico di case d’asta in un laboratorio parigino misero in evidenza alcuni aspetti tecnici dell’esecuzione dell’opera, tra cui l’utilizzo del palmo  della mano destra per modellare l’incarnato e sfumarne i colori, proprio come faceva Leonardo!!

La preziosa pergamena apparteneva a Giannino Marchig, pittore triestino e restauratore di fiducia del celebre critico d’arte Bernard Berenson; la vedova del Marchig la vendette nel 1998 per circa 22.000 sterline, tramite Christie di N. York, al mercante d’arte Kate Ganz, che la rivendette nel 2007 al collezionista canadese Peter Silverman. Quest’ultimo ha sollecitato l’ambiente degli studiosi e storici d’arte e questi sono arrivati all’attribuzione di cui sopra, attribuzione che ha fatto schizzare il valore della pergamena a circa 130 milioni di sterline!!!

Sgarbi ne ha ottenuto la disponibilità per una mostra che si svolgerà dal 6 dicembre al 18 gennaio nel Palazzo Ducale di Urbino, a stretto contatto quindi con opere di Piero e Raffaello  ivi conservate. Per l’occasione della mostra, l’opera è stata assicurata per 100 milioni di euro!!

Gli esperti:

 – Mina Gregori (1924) : storica dell’arte, allieva di Roberto Longhi, accademica dei Lincei, emerita Professoressa di Storia dell’Arte dell’Università di Firenze
 – Carlo Strinati (1948): storico dell’arte, come Soprintendente del Polo museale romano ha riorganizzato musei storici come Galleria Borghese, Palazzo Venezia, Il Vittoriano, Palazzo Barberini….
 – Martin Kemp (1937): storico d’arte, emerito professore a Oxford, riconosciuto come massimo esperto mondiale di Leonardo.
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