L’ Albero della Fecondità, enigmatico affresco del 1265 ritrovato casualmente nel 1999 a Massa Marittima (GR), ha visto dopo tre anni la conclusione del suo restauro. Da qui la polemica, non tanto per tempi e costi (discussioni all’ordine del giorno nel settore), quanto per una presunta castrazione delle raffigurazioni. Mario Scalini – Soprintendente ai Beni Storici Artistici per le province di Siena e Grosseto- di contro afferma l’assoluta accortezza dell’intervento spiegando che i testicoli non più visibili potrebbero essere quelli ritoccati nei precedenti restauri seppure le infiltrazioni d’acqua nella superficie abbiano costretto il fissaggio di quelle parti pittoriche compromesse dall’azione salina. Tra queste potrebbero esserci le componenti “attributive” citate in questione. Polemiche ed esposti a parte l’opera merita certamente di essere visitata semmai foste da quelle parti: Fonti dell’ Abbondanza – Massa Marittima (GR).
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Fonte: Corriere della Sera, 20 agosto 2011
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